Un viaggio nel Giappone dei contrasti con gli occhi di un giovane studente italiano diviso tra la natia penisola mediterranea e l’adottivo arcipelago orientale. Perché pensare al Sol Levante significa immaginare grandi spazi urbani affollati di giorno ed illuminati da luci al neon la notte. Ma anche giardini di roccia, ciliegi in fiore e templi in legno. Immagini entrambe veritiere e tangibili in isole dove da secoli, nonostante un apparente isolamento culturale, diverse culture hanno saputo conoscersi, confrontarsi e fondersi. Per consegnarci spazi urbani in cui il moderno non ha mai soppiantato l’antico. Dove una tradizione fatta di piccoli e precisi gesti non stride con l’innovazione di una metropoli in continua trasformazione in cui tutto si mescola senza mai confondersi. Trasformando così il caos in ordine.
Rassegna stampa
“Affascinato dal Giappone grazie ai film di Kurosawa, l’autore a 15 anni decide di studiarne la lingua. Il testo è la sua tesi ora edita, dedicata a quel Paese in cui ha intenzione di risiedere.”
Notiziario CDP
