Felix Sladkey è un famoso e acclamato scrittore che vive recluso in una remota località degli Stati Uniti, ignota persino al suo agente. Il nuovo romanzo che sta scrivendo, Una religione del tutto nuova, è il grande capolavoro tanto atteso dal mondo editoriale. Aaron, il suo dattilografo, lo assembla pazientemente, mettendo insieme e decifrando la calligrafia schizofrenica, mai uguale a se stessa, dell’autore, che gli invia fogli sparsi da ogni parte d’America. A un certo punto però, vedendo nel romanzo una copia della Bibbia e proiettando su di sé il destino dell’Aronne biblico, Aaron decide di riempire gli spazi vuoti che secondo lui Sladkey ha lasciato nella storia. Inizia così a scrivere brani propri, interpolandoli al manoscritto originario, e capisce di voler fare lo scrittore.
In questo mondo che ruota intorno agli scrittori e al desiderio di scrivere, quella del dattilografo non è però l’unica vocazione sollecitata dal talento del famoso scrittore, che vivendo nell’anonimato ha cancellato la propria identità, permettendo a qualcuno di rubargliela. Si scatena così una vera e propria caccia all’autore fuori e dentro l’industria editoriale, tra ammiratori e detrattori, decisi a stanarlo per arricchirsi, omaggiarlo o ammazzarlo.
