Tre racconti all’insegna della stranezza, della trasgressione e dell’ironia.
Nel primo, Un delitto in eredità, che dà il titolo alla raccolta, l’oscura impiegata di una biblioteca, spersa in una grande, alienante città, si trova d’improvviso a ereditare un appartamento con annesso il cadavere di una sconosciuta.
Intuizione e sapienza enigmistica la guideranno alla soluzione del giallo in cui è incappata.
Nel secondo, Violette sul cappello, un anonimo e grigio dirigente industriale dà colore ed estro alla sua vita trasformandosi di tanto in tanto in un’elegante e bionda signora di mezza età. Inaspettatamente sua moglie si rivelerà capace di assecondarlo, con sublime arguzia.
Nel terzo, La giocatrice, una giovane donna viene uccisa dall’amica-amante al culmine di una relazione difficile e appassionata.
Liberamente ispirato a un caso realmente accaduto nella Torino del 1930, il famoso delitto Rosa Vercesi, il racconto ne delinea le complesse motivazioni attraverso un’analisi psico-sociologica delle protagoniste, condotta con uno stile narrativo essenziale, volutamente “cronachistico”, che ha la tensione di un classico noir.
Giliola Chisté © (Foto di copertina)
