Una silloge di poesie che mette su carta il viaggio emotivo di un decennio. Il senso di malinconia, a tratti compiaciuta, è un filo che collega tutta l’opera; tuttavia, si fa preponderante nella prima raccolta, in cui si percepisce una vaga ricerca dell’identità, il senso di vuoto e smarrimento.
Tre anni di silenzio, che coincidono con il trasferimento dell’autore all’estero, lasciano all’immaginazione del lettore.
L’ultima raccolta si assolve, in parte, dall’inquietudine pervasiva, per fare più spazio alle gioie d’affetti e all’avvicinamento alle persone care all’autore, il quale si fa voce delle loro paure e dei loro sogni.
