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copertina

Pendula Venus

Un avvenimento poco noto della tecnologia secentesca
Autore: Alessandro Barghini
Pubblicato nel 2013
Pagine 184
ISBN 978-88-6740-256-4

 

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Il Libro

Nella Roma della Controriforma un nobile appassionato di scienza e tecnologia, inizia una intensa sperimentazione alla ricerca delle fonti del piacere. In un pellegrinaggio avventuroso fra Napoli, Roma, Firenze e Padova, si incrocia con scienziati artisti, militari, astrologhi e teologi.
A Napoli è accusato di provocare, con riti satanici, la grande eruzione del Vesuvio del 1631. Per quest’accusa viene messo sotto controllo da Papa Urbano VIII e organizza una fabbrica di munizioni a Tivoli. Durante il soggiorno romano passa per un sodalizio con Bernini che lo porta a riflettere sull´arte, e partecipare attivamente alla fusione del baldacchino di bronzo della Cattedra di San Pietro, sotto la cupola michelangiolesca, ma anche alla fusione di cannoni destinati alla fortezza di Castel Sant’Angelo.
Un breve incontro con Galileo Galilei, lo porta a sviluppare un notturnale per l’osservazione dei satelliti di Giove e la determinazione della longitudine. Sotto lo stimolo di Tommaso Campanella partecipa ad un rito astrologico anti congiunzione, che ha esito negativo.
Entro questa cornice barocca, ove scienza e tecnica si incrociano con arte, astrologia e teologia, si svolge una lunga relazione impossibile di Attilio con una nobildonna romana, che forse si conclude con una tragedia.
Il libro è un ampio affresco della società del Seicento, quando non erano ancora del tutto spenti gli ultimi bagliori intellettuali del Rinascimento, soffocati dalla pesante atmosfera curiale con il rogo di Giordano Bruno e la condanna di Galileo Galilei.

Disponibile anche in ebook

Rassegna stampa

“ Il libro parla di opere d’arte, ma anche di avventure di nobili, di sperimentazioni di fonti di piacere, di astrologia, stregoneria, teologia, sullo sfondo del processo a Galileo Galilei, concluso con la sua condanna per volere del Papa Urbano VIII. Un libro affascinante, colto, per lettori colti, un piccolo gioiello della scrittura e della riflessione sulla società del ’600.”
Aldo Forbice – Giornale di Sicilia