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Marpalò e la casa delle lucciole irrequiete

copertina

Marpalò e la casa delle lucciole irrequiete

Autore: Luisa Conz
Pubblicato nel 2006
Pagine 240
ISBN 88-7371-227-4

 

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Il Libro

Aminta Marpalò va in campagna, trascinata dall’amica Attilia nella proprietà della lontana cugina Maria, contadina quasi ottantenne dai modi spicci. L’anziana donna ha ritrovato, sparse in giro, le parti di un corpo umano e crede anche di sapere a chi appartengono: il marito di una compaesana, forse autrice del crimine. Aminta ravvisa parecchie incongruenze in quella ricostruzione e decide di venire a capo del mistero. Raggiunta da Carola e Bibì, deve spingersi nel mondo degli immigrati, più o meno regolari, che svolgono i lavori più umili. Divertendosi, ma anche rischiando grosso, Aminta, Attilia e Carola svelano poco alla volta la trama di un enigma che affonda le sue radici, oltre che nel passato, anche in un presente forse più cinico di quanto sarebbe lecito attendersi.

 

Rassegna stampa

“Una cinquantenne scaltra e intraprendente, Aminta Marpalò, dopo una vita errabonda, si improvvisa detective, e pur irritando i carabinieri, riesce a far luce su un delitto che ha origini nel passato della regione.”
L’Espresso

“Va tenuto presente in alternativa ai tanti gialli, noir e titoli alla moda. Con Luisa Conz si resta a casa, seguendo la pista di Aminta alle prese con il capitano Felsini, la domestica Attilia, la giovane mamma Carola e la vecchia contadina Maria.”
Ernesto Milanesi, Il Mattino di Padova

“È la terza indagine della donna, che mette in luce il gap tra il tessuto sociale e il territorio del Nordest, passato velocemente da zona depressa a modello economico.”
Giorgio Coslovich, Il Gazzettino

“La protagonista è Aminta Marpalò la cui figura spicca nettamente nel variegato mondo di investigatori, detectives, poliziotti, carabineir, ecc…”
Pino Cottogni, Thriller Magazine

“Bisogna ammetterlo, Marpalò è davvero simpatica. Un bel prospetto di detective in gonnella… Lode quindi alla Conz per averla ideata, e forse tratteggiata su se stessa, per averle regalato ingenuità che ci fanno sorridere, ma anche un ritratto abbastanza fedele del veneto di oggi.”

Noir Magazine

Giliola Chisté © (Foto di copertina)