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copertina

Marè in luogo di mare

Interludio
Autore: Mario Quattrucci
Pubblicato nel 2015
Pagine 336
ISBN 978-88-6740-474-2

 

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Il Libro

Nella Casa per ferie marine Buon Riposo, gestita da suore, un uomo muore in circostanze sospette. Un vescovo e uno scrittore, lì in vacanza, ricorrono all’aiuto dell’amico Marè per chiarire la faccenda, scoprire in fretta l’assassino e allontanare dalla Casa sospetti e maldicenze. Le indagini porteranno alla scoperta della doppia e losca vita dell’uomo ucciso e, alla fine, della triste realtà che ha portato alla sua uccisione. Ma, insieme a uno spaccato significativo della “varia umanità” temporaneamente riunita per le vacanze, metteranno anche in luce uno strano intreccio di rapporti fra alcuni villeggianti della Casa. Questo intreccio prenderà significato allorché, cinque mesi dopo, nella vicina cittadina di Ladiano, troverà la morte una persona impegnata al Buon Riposo connessa, in qualità di testimone, col primo omicidio.
Spostate le indagini a Ladiano Marè, con l’aiuto di vecchi e nuovi amici investigatori, scoprirà l’ordito di un nuovo intrigo a base economica e finanziaria e, naturalmente, farà luce anche sul secondo assassinio.
La trasferta “fòri porta” del commissario Marè, e precisamente in un “luogo di mare” così poco rilassante, è l’ottavo episodio della saga che ha per protagonista il più romano scoglionato degli investigatori. E, come e forse più del solito, è anche l’occasione per riflessioni a volte argute a volte amare e malinconiche, sempre puntuali e documentate, sulla grande Storia in cui si iscrive il dramma narrato, su idee e pensieri forti e deboli che sembrano dominarci, sul mondo che ci circonda. Come sempre, “il migliore dei mondi possibili”.

Random page (92):

– Conosco la vicenda dai giornali, e l’uomo è quello di sicuro. Mi meraviglio solo che ancora non sta al gabbio insieme a lei. Ma poi, da come funziona oggi la giustizia che vòi meravijatte…! Piuttosto, quello che mi colpisce adesso che realizzo…
– Realizzi cosa?
– Che è quel Malesani dell’affare…, quello che mi fa pensare, ti dicevo, è che sta in ferie in questo posto. Vedi: io so’ tant’anni che ci vengo e non ho mai trovato che persone sane. Noiose, un po’ arretrate, pettegole, ma sane. Perbene. Lavoratori, ceto medio, qualche religioso… Tutti di modeste condizioni, al massimo un po’ agiate: quel tanto da nun fasse mancà il pane e qualche sfizio. Quelli, invece, i Malesani, non sono gente da Casa Buon Riposo: uno, perché guadagnano di certo bei soldoni; due, perché so’ fracichi di certo. A meno che…
– Continua.
– A meno che, con tutta la buriana che gli soffia addosso, e non potendo veleggiare verso l’isole ’ndo tengono i dobloni, non abbiano deciso di mantenersi nei paraggi. Vicini a Roma. Vicini agli avvocati.
– Oppure: a meno che non abbiano ancora qualche impiccio proprio da queste parti.
– Qui alla Casa?
– Hai mai notato se avevano rapporti con il morto?
– No, mai: però di notte io dormo. Inoltre, se dovevano inciucià, potevano farlo fuori della Casa.
– Uscivano di frequente?
– Almeno un par di volte al giorno. La mattina tanto il cravattaro quanto il Malesani, naturalmente ognuno per suo conto, andavano al paese a prendere i giornali…