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Lo splendore degli Stevenson

copertina

Lo splendore degli Stevenson

Una dinastia di costruttori di fari tra ingegno e letteratura
Autore: Bella Bathurst
Pubblicato nel 2008
Pagine 396
ISBN 978-88-7371-374-6
€ 18
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Il Libro

TITOLO FUORI CATALOGO

“Ogni qual volta sento l’odore dell’acqua salmastra, so di non essere lontano da una delle opere dei miei antenati,” ha scritto Robert Louis Stevenson nel 1880. “E quando i fari si accendono lungo le coste della Scozia, sono orgoglioso di pensare che brillano più luminosi grazie al genio di mio padre.”
L’autore dell’”Isola del tesoro” è senz’altro il più famoso degli Stevenson, ma non fu certo il più produttivo. Fra il 1790 e il 1940, otto membri di questa famiglia progettarono e costruirono i 97 fari che tuttora costellano le coste della Scozia. E sono stati edificati perlopiù in condizioni proibitive. La stessa trascinante energia cui Robert Louis attinse per scrivere i suoi romanzi propulse i suoi antenati per illuminare le tenebre del mare.
Agli Stevenson dei Fari – come vengono chiamati – si devono numerose altre invenzioni, sia nel campo dell’edilizia sia dell’ottica, nonché una straordinaria serie di innovazioni in architettura, design e meccanica. Oltre ai fari, costruirono anche porti, strade, ferrovie, darsene e canali in tutta la Scozia e altrove.
Questo saggio ne ripercorre la storia romantica e avventurosa trasformandola in una saga appassionante come e più di un romanzo.

 

Rassegna stampa

“La Bathurst ci regala descrizioni meravigliose… Possiamo solo ringraziarla per averci regalato una storia così intrigante e illuminante.”
Washington Post Book World

“La Bathurst scrive in modo meraviglioso.”
New York Times Book Review

“Scritto con stile e sentimento. Ci regala descrizioni perfette.”
Wall Street Journal

“È difficile immaginare altri scrittori capaci di regalare tante emozioni da un saggio che parla di invenzioni tecniche.”
San Francisco Chronicle

“Lo splendido libro della Bathurst ci restituisce alla memoria grandi imprese realizzate in un’epoca eroica.”
Sunday Times

”[…] Bella Bathurst ha fatto un lavoro filologico e di ricerca impressionante per ricostruire vita e opere degli altri Stevenson, quelli che rischiaravano le tenebre dei mari per renderli più sicuri e non per riempirli di gente come il pirata Long John Silver.”
Dario Olivero – la Repubblica

“Chi, invece, ha nel cuore isole lontane, scogliere a picco sul mare, promontori selvaggi e suggestivi si abbandonerà alle pagine di Lo splendore degli Stevenson (Robin Edizioni, euro 18,00) della giornalista Bella Bathurst. […] Il lettore si troverà immerso fra brughiere sperdute e distese infinite a ripercorrere mentalmente l’avventurosa saga di una famiglia, che per duecento anni si dedicò a un’unica e titanica impresa: costruire quegli edifici solenni e silenziosi, pensati per vigilare sul mare. Una tradizione, a cui non ha potuto sottrarsi neppure l’autore de L’isola del tesoro, che prima di dedicarsi alla scrittura, realizzò il suo faro fra le scogliere della costa scozzese.”
Giovanna Canzi – Il Sole 24 Ore

“Perché è un libro strano, curioso, a suo modo ciclopico. Per gli amanti del mare, e degli uomini che il mare sfidano, ma anche per gli amanti delle storie di famiglia e naturalmente di Robert Louis Stevenson. Perché questa è la storia della sua famiglia, i cui uomini avevano una sola ossessione: costruire fari. Chi non voleva proseguire quella vocazione era un reietto. Chi, per esempio come lo zio e il padre di Robert, anziché all’ingegneria voleva dedicarsi all’arte e alla poesia. Perché costruire fari non era un compito divino, una scelta prometeica che avrebbe portato gloria a tutta la famiglia. E nell’arco di 200 e più anni – l’ultimo Stevenson dei fari è morto nel 1971 – tutti gli Stevenson dovettero piegarsi a questo compito. Persino il grande autore dell’Isola misteriosa, che fece il suo bravo faro sulla costa scozzese, ma poi seppe ribellarsi. Sciogliere i nodi della tradizione e fuggire a Samoa, inseguito dall’urlo del padre: ‘Tu hai distrutto la mia vita!’.
Questo è il libro sull’ossessione di una famiglia, sull’ambizione di un clan e sulla Scozia dell’Illuminismo. Quando uomini come Robert, il nonno dello scrittore, lottavano contro l’ignoranza della gente, l’indifferenza, la paura del nuovo. Uomo di tempra quasi mitica – modello sicuramente del pirata John Silver – Robert passa quasi tutta la vita a picco sulle scogliere per costruire il grande faro di Bell Rock, che gli darà gloria. Ma diventerà anche il carcere mentale dei suoi discendenti, educati a quella fede in Dio, nel sacrificio e nel progresso. Ma il libro è anche la storia brutale della gente di mare che vive per le rapine, che prega Dio perché le navi affondino sulla scogliera. Una storia nera, di quella Scozia primitiva con le sue storie di fantasmi, le tempeste marine sconvolgenti, la natura senza confronti, che sarà naturalmente il concime mitico da cui Robert Louis prenderà i suoi sogni e i suoi incubi, le sue storie, le travolgenti avventure che ancora ci incantano.
Silvana La Spina – “D” di Repubblica