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copertina

Il ritorno del nativo

Autore: Thomas Hardy
Pubblicato nel 2018
Pagine 560
ISBN 9788872742327
€ 19

 

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Il Libro

«La verità sembra essere che una lunga serie di secoli di disincanto ha rimosso permanentemente l’idea ellenica della vita, o comunque la si possa chiamare. Quello che i greci sospettavano solamente, noi lo conosciamo bene; ciò che il loro Eschilo immaginava, i nostri neonati lo sentono. La baldoria di un tempo nella situazione complessiva diventa sempre meno possibile dal momento in cui scopriamo i difetti delle leggi naturali, e vediamo l’incertezza in cui si trova l’uomo a causa del loro funzionamento.»

Romanzo degli elementi, “Il ritorno del nativo”: in esso, terra aria acqua e fuoco si intersecano e interagiscono – ciascuno protagonista a suo tempo e a suo modo – secondo un eterno _pòlemos,_ senza requie. Dramma universale degli elementi, allora; e dramma microcosmico dei desideri dei protagonisti, i quali, in una sorta di alchimia imperfetta, formano una _quaternio_ giammai ricondotta all’unità, secondo lo spirito dei più profondi moduli tragici, da Hardy sempre amati e praticati. Sì, perché di ciò si tratta: non di un semplice pessimismo, come pure spesso è stato inteso, ma di una visione tragica che investe la struttura stessa di tutto ciò che esiste, e che nella vita umana si manifesta nella maniera più dolorosamente evidente.
Di questo che, forse, dal punto di vista letterario, è il capolavoro dell’autore, si è cercato di fornire una nuova traduzione che rispettasse il più possibile lo stile dell’originale, con la sua complessa sintassi che tenta di riprodurre l’articolata dinamica elementare del mondo, il suo frequente impiego di termini rari e tecnici, il suo andamento consapevolmente poetico, la sua coinvolgente temperie emotiva. Si è voluto quindi rimanere il più possibile fedeli e aderenti al dettato hardyano, senza che questo incidesse sulla scorrevolezza dell’italiano.
Il volume è inoltre arricchito da un’introduzione, che punta a fornire una lettura complessiva e in parte originale del romanzo, e da un ricco apparato di note, inteso a esplicare i punti poco chiari, i vocaboli desueti e alcune delle suggestioni nascoste che potrebbero sfuggire ad una lettura superficiale.

A cura di Alessandro Medri

Rassegna stampa

“Ho affrontato con emozione ed entusiasmo questa lettura, affascinata anche dalla presentazione della casa editrice che, lasciatemelo dire, ha svolto un lavoro encomiabile, nella traduzione, nell’attenzione con cui ha lavorato a questo volume, un libro impreziosito da una introduzione dettagliata ed estremamente interessante.”
La parola ai libri
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