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Il bambino che voleva volare – Prima Parte

copertina

Il bambino che voleva volare – Prima Parte

Autore: Alessandro Canepari
Pubblicato nel 2016
Pagine 416
ISBN 9788867409051

 

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Il Libro

Due volumi non vendibili separatamente

Disponibile anche in ebook

«Nel frattempo, sulle larghe foglie di ninfea che costeggiavano tutto l’invaso, iniziava il chiassoso concerto notturno delle raganelle che si mescolava al canto dei grilli del prato.
Anche le lucciole, che a migliaia volavano fra le spighe mature, venivano spinte dal vento sull’acqua del laghetto, assieme al profumo di papavero e ginestra. E spesso, a due passi dalle raganelle, c’erano anche loro: quelli della banda del Rosario. In quelle sere, ognuno di quei ragazzi, teneva in mano una canna di bambù, alla cui estremità aveva attaccato filo e amo. “Marco, portaci dei petali di papavero che non ne abbiamo più!” Si sentiva urlare in quelle uscite di pesca notturna.»

Siamo negli anni del Dopoguerra, ai piedi dell’Appennino Tosco Emiliano. Il romanzo è ambientato in un piccolo paese di contadini che sorge sulla sponda Reggiana di un impetuoso fiume, che divide la provincia di Reggio da quella di Modena. Lì, si racconta delle avventure di Gabriele. Attraverso gli occhi del bambino dal cuore romantico, si rivivono le gioie ed i dolori legati alla sua ricca e borghese famiglia Fornari, caduta in miseria a causa del destino avverso e della rivoluzione industriale del piccolo paese emiliano.
Un viaggio intenso, fra i sentimenti di gioia e dolore che il bambino vive quotidianamente e che affliggono lui e la sua famiglia. Le marachelle, che Gabri combina ogni santo giorno assieme all’amico Marco. Fra la bellezza della natura, le tragedie della vita, e la rievocazione di quei caratteristici personaggi di quel tempo con la loro magia. Come Landroun, il venditore di pesce ambulante o la Miglia che dall’alto di maestose piante, raccoglieva Ciliegie. Il racconto lucido e tristemente toccante della vita del nonno Vittorio e della sua splendida Villa. Un racconto vero e nello stesso tempo magico perché visto dagli occhi di un bambino molto speciale e sensibile. In un alternarsi continuo di allegria e dolore. Tra fattacci e storie d’amore.
In definitiva, il racconto della vita di quegli anni.