Disponibile anche in ebook
Dodici segni zodiacali a rappresentare dodici diverse regioni dello spazio e del tempo.
Dodici piccoli scrigni che racchiudono le storie raccolte qua e là dai Viaggiatori, nel corso del loro eterno vagare per gli universi.
“Sono un Viaggiatore. Lo sono sempre stato e credo che lo sarò per il resto della mia esistenza, nel bene e nel male, accettando tutto ciò che questa mia condizione comporta, i pregi come i difetti.
Vagare per i mondi può essere molto piacevole, molto spiacevole, riposante e faticoso, dolce e amaro, tutto questo e molto altro ancora. Tutto allo stesso tempo.
Voi non capite, ovviamente: in effetti, come potreste?
Noi siamo fantasmi: scivoliamo tra gli universi come ombre, vi sfioriamo, saggiamo chi e cosa siete, quello che fate, le realtà che vivete… Urtante, non trovate?
È come essere costantemente spiati da uno sconosciuto, qualcuno che vi guarda ogni momento da sopra la spalla senza uno scopo apparente, e senza che voi ve ne rendiate conto.
Qualche volta uno di voi si accorge della nostra presenza e cerca di darsi e di dare una spiegazione plausibile di ciò che ha visto e sentito: le teorie scientifiche e i sistemi filosofici che ho contribuito a sviluppare!
Tutto questo perché?
Non lo so.
Nessuno di noi ormai lo sa più da molto, moltissimo tempo: noi cerchiamo, investighiamo, osserviamo e raccogliamo frammenti di un tutto talmente vasto che ci è totalmente inconoscibile.
Non possiamo fare altrimenti: è la nostra natura, siamo fatti così.
Ogni tanto, molto di rado, ci incontriamo in luoghi sperduti tra le pieghe del tempo e raccontiamo gli uni agli altri ciò che abbiamo spigolato nei nostri pellegrinaggi; solo ieri, ad esempio, ho conversato a lungo con una Viaggiatrice sotto la chioma verde scuro di un’immensa quercia: lei era molto triste, forse perché, come me, si era resa conto di essere ormai tediata dalla propria esistenza.
Abbiamo deciso di lasciare parte del nostro bottino là dove qualcuno di voi potesse trovarlo, nella speranza che questo lascito ci rendesse un po’ più materiali, un po’ più vivi e reali.”