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copertina

Artificio

Autore: Rosa Pierno
Pubblicato nel 2012
Pagine 124
ISBN 978-88-7371-950-2

 

Archivio

 

 

Il Libro

Artificio e Amore fossile formano due testi speculari, interagenti. Due organismi, insomma, messi in reciproca postura di desiderio. Insensato volerli separare, così come non si separa una coppia d’innamorati (“indivisi amanti”), nemmeno sapendo che la loro passione è campo di battaglia, incrocio di forze antitetiche. Sia chiaro: per i testi, animati da reciproca attrazione, vige il medesimo ordine teatrico dell’ agon vissuto dalla coppia. A cambiare sono invece attori e posta in gioco, perché questa volta il confronto avviene tra parola e figura, affermazione e negazione, movimento e stasi, presenza e assenza. Che è anche confronto con gli spettri, quelli insorgenti dalle riesumazioni, dagli scavi (fossile deriva da fodere, scavare), tra le cui ombre il desiderio già da tempo si è convertito in desiderio d’agonia. I suoi echi li troveremo nella “chiara e lucida visione” lungo i bordi del fossato, in maniera ancor più netta sulle insegne dell’oltretempo collocate là dove riposano gli oggetti perduti, orfani di Natura o di Idea:
“Asfittico luogo, con fioca luce, mentre la vista fugge da immobili membra, prive di forza, su cui nemmeno scorrendo con la lingua, alitando, soavemente nominando è possibile rinvenire alcun moto. Amore non può nulla su fossile cuore” (Amore fossile).
Un capolinea, se vogliamo: l’avventura della mimesi che si autorivela quale evento tendente alla propria fine, destinato a rispecchiarsi nell’effigie mortuaria di un gesto amoroso. Artificio e Amore fossile costituiranno la duplice scena di amanti testualizzati che si scambiano messaggi da capoverso a capoverso, sorpresi in una sorta di ‘postumità’ gioiosamente funebre. Allorché il vincolo mimetico si sta sciogliendo.

Dall’introduzione di Gilberto Isella

 

Rassegna stampa

“La poesia (l’arte) è libertà della materia del linguaggio immaginifico. E straordinarie risposte (o piuttosto suggestive domande) ci vengono dalle scritture coscienziali, articolate e uniche per qualità, nel panorama della letteratura contemporanea, di Rosa Pierno, che ancora una volta con quest’opera segna felicemente una presenza imprescindibile per chi aspiri alla conoscenza nel piacere di un linguaggio assai ‘sottile’ e coinvolgente.”
Gio Ferri – poesia2punto0.com
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“Con questo nuovo libro l’autrice prova, e secondo noi riesce, nel tentativo, per lei necessario di dare immagine e intelletto al disporsi di un amore.”
Giorgio Bonacini – Reb Stein (http://rebstein.wordpress.com)
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“Sembra poi che Rosa Pierno voglia immergerci all’origine dell’Amore nel senso occidentale del termine, cioè all’amore come processo fantasmatico, tra il Roman de la Rose e l’ Orlando furioso, tra credenze occulte e rapimenti, amore e guerra, donzelle al galoppo come Angelica che danno la caccia al loro amore per miglia e miglia, …”
Tiziano Salari – gaudia 2.0
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”…Ma l’eros è inteso, qui, come un’ambigua e incontenibile energia, sempre ermetica ed elusiva; ed è per questo che la narrazione di un incontro d’amore non può essere «naturalistica», logica, immediata: essa deve per forza, invece, trasmutarsi in descrizione favolosa, in impresa fatata, in cronaca miracolosa.”
Mario Fresa – Oratorio degli sguardi
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“Con Artificio, Rosa Pierno presenta una raccolta di ben calibrate sequenze verbali che trovano nella passione amorosa il loro cardine. Uso la parola passione e non sentimento, perché ritengo il primo termine più adatto a rendere il senso di un desiderio non immune da dolorose conseguenze. Sezionare simile propensione della natura umana, portarne alla luce fisionomie e frammenti, fattezze travagliate e risvolti contraddittori, è l’impresa cui Rosa si dedica.”
Adam Vaccaro – Associazione Culturale Milanocosa
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“Sta in questo continuo e inaspettato scambio paradossale tra immaginazione e realtà il valore originale della poetica di Rosa Pierno, già ampiamente ed efficacemente manifestatosi in Trasversale e nelle sue altre precedenti opere. La letteratura, e in particolare la poesia, è autorizzata ad operare le più arbitrarie trasfigurazioni della realtà e può sovvertire le procedure logiche abituali senza alcun timore di esagerare.”
Fiorangela Oneroso – Carte allineate
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