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copertina

Andergraund

Autore: Gian Pazzi
Pubblicato nel 2016
Pagine 248
ISBN 9788867408856

 

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Il Libro

Disponibile anche in ebook

«Ma il Sior Nando, mio padre, diceva sempre… ogni testa è un piccolo manicomio.»

Questa storia parla della formazione di un ragazzo; o magari sarebbe meglio dire Sformazione. Che poi c’ha già più di vent’anni; ma certe adolescenze, delle volte, durano anche più dell’età prevista. E quindi finisce che uno, pur essendo uguale a tutti gli altri, non sa mica tanto come sbrogliare certe cose. Che si potrebbe riassumerle, queste cose, dicendo Relazioni umane; o forse semplicemente Amore.
E allora succede che uno inizia a pensare al significato della vita, ma ogni volta che gli sembra d’aver capito qualcosa, vai un po’ a vedere te, si ritrova invece al punto di partenza. Come se fosse un gioco di società e avesse pescato la carta Torna al via.
E così Arlecchino Banti, il protagonista, finisce per fare i conti colle norme e gli stampini della società, dovendosi districare tra l’amore non corrisposto che prova per una ragazza, i nervosi che gli fan venire gli amici e una tragica famiglia che rimbalza tra il comunismo e le panche della chiesa; il tutto filtrato dal suo ruolo di bassista in una band di rock alternativo (con testi politici), e un’occupazione in manicomio.
Attraverso uno stile che riprende il ritmo e le divagazioni del parlato, Gian Pazzi prova a raccontare gli ingredienti di una vita uguale alle altre, eppur differente.
Perché “uguale” e “differente”, delle volte, sono come sorelle.
O forse sono solo due mosse dello stesso magico gioco.