“La morte lascia viva solo la vita. Ma quanta carne si prende.”
Non è finito il mondo. La parola è mano di cieco, segue i profili delle cose, le rende conoscibili, vicine, scopre spazi. Il mondo è abitato, compenetrato. Da cosa? Da chi?
Una raccolta, un diario, non un’autobiografia. Tracce, come quelle di un LP, solchi per una musica di ripetizioni, variazioni, consistenze e permeabilità differenti.