Quando muore il padre, Marina, a poco più di trent’anni, si ritrova improvvisamente sola. Il padre Leonardo, fedele all’amore per la moglie Ester, scomparsa quando la loro figlia era ancora bambina, non si è mai risposato. In una lettera, lui si scusa di averle tenuto nascosto l’atelier dove Ester, pittrice e musicista, si rifugiava nei picchi della sua malattia. Marina scopre così che i frequenti ricoveri della madre, da lei bambina percepite come dolorose assenze, non erano soggiorni all’ospedale. Nell’atelier, Marina trova libri, appunti, disegni, frammenti di un diario, insieme ad alcuni testi esoterici. Tutto ciò suscita in lei inquietudine, in sogni ricorrenti una figura enigmatica di donna tenta inutilmente di farle delle rivelazioni. Per capire il senso delle parole lette in quei frammenti, decide di far visita alla sorella della madre, Elsa, che, dopo aver vissuto molti anni in città, insegnando filosofia all’università, è ritornata nella casa paterna per assistere la madre Jole, ormai molto anziana. In quella casa antica e piena di presenze, immersa nel verde di una campagna non distante dal mare e in prossimità di un fiume, Marina verrà gradualmente a scoprire verità nascoste su sua madre e sulla sua famiglia d’origine.