“In questo libro non si troverà una dissertazione o commento dei principi che hanno guidato e accompagnato la biodinamica o l’antroposofia, quanto l’intenzione di lasciarsi trasportare dalla creatività steineriana nella critica della “natura umana” – attraverso e verso il linguaggio, vero e proprio frutto della nostra conformazione naturale e soprannaturale – come della società attuale e dei suoi effetti (per non dire difetti) sull’ambiente, dunque, su tutto il vivente, proponendo un discorso tanto frammentato quanto omogeneo mediante varie formulazioni letterarie al fine di restituire un’opera dinamica, anzi, biodinamica. Infatti, ad aprire la raccolta poetica, se così si può intenderla, è un componimento in cui si immagina la pagina bianca come un terreno o orto e le lettere dell’alfabeto come i frutti disposti non più secondo tradizione e formalità, bensì di seguito all’intuizione di unità e partecipazione: all’inizio segue immediatamente la fine, nella metà del discorso (che ciascuno determina dove essa si trovi) si può ricavare la sintesi e nell’ultimo componimento dal titolo Mens sana in corpore sano, che parla per sé, l’elemento, l’alimento o il concime unificante.”