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Ricordi di cibo, il cibo dei ricordi

copertina

Ricordi di cibo, il cibo dei ricordi

Autore: Laura Malaterra
Pubblicato nel 2015
Pagine 158
ISBN 978-88-6740-522-0

 

Archivio

 

 

Il Libro

Disponibile anche in ebook

La bambina in cucina con la nonna, la ragazza che vive la sua Torino scandita dalle delizie dei tanti caffè storici, la vita di tutti i giorni spesso accompagnata dalle ricette che la rendevano goduriosa… Il buon cibo può essere la differenza tra esistere e vivere, cucinare con amore può rivelare un sentimento più delle astratte parole. In questo libro troverete tanti scorci di intimità così belli che devono essere condivisi, troverete le serene introspezioni che legano fatti e sensazioni insieme a tante semplici ricette di cibi e di modi di vita passati ma sempre attuali.
Entrerete nel mondo di Laura, dove una frase sa diventare una musica avvolgente, dove i punti e le virgole non sono più necessari perché il ritmo è battuto dal suono delle parole, le parole si inseguono e si aspettano, si scompongono in sillabe e lettere, proseguono per una riga o per tutta la pagina, si portano dietro il loro suono e la loro storia, arrivandoti dritte all’anima.
Il cibo se lo sappiamo coccolare è ben più di un alimento, accompagna la vita e pervade i nostri sensi e così ad ogni pagina Laura ci fa venire l’acquolina in bocca descrivendo immagini odorose di cibi colorati dal sapore dei ricordi.

Premi letterari

“Ricordi di cibo, il cibo dei ricordi” ha vinto il 3° Concorso “Prospero’s eBooks” nella sezione opera edita.
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“Laura Malaterra è brava, scrive bene, scrive per tutti. Probabilmente anche per questo le sue ricette diventano “ricordi”: offerte in questo modo a chi legge non possono che diventare memorabili, non possono che suggestionare e lasciare un po’ di acquolina in bocca.”
Riccardo Burgazzi

Rassegna stampa

“Associare il cibo ai propri ricordi e contemporaneamente raccontare tradizioni e ricette di una famiglia, è la bella idea di Laura Malaterra, ma l’originalità di Ricordi di cibo, il cibo dei ricordi, risiede soprattutto nello stile utilizzato: sobrio e asciutto, tipico di chi conosce il mondo del teatro e sa raccontare fatti personalissimi rendendoli affascinanti per chiunque, aggiungendo una chicca narrativa in appendice intitolata 154 tiehnerhat.”
Intanto leggo
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“…un agile volumetto che, anche se riguarda soprattutto il nord-ovest italiano, può essere divertente e interessante per chiunque, qualunque sia l’età, qualunque sia la provenienza.”
La voce che stecca
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