Mario Quattrucci (a cura di) I Quaderni del Falcone Maltese 2011
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“Roba di cui son fatti i sogni.”
Così dice, citando Shakespeare, Spade-Bogart alla fine del film: Il Falcone maltese. Parla dell’oggetto, dell’ ornamento che dà il titolo al movie di John Huston, tratto dal romanzo di Hammett. E parla, naturalmente, della roba di cui son fatti tutti i film e tutti i mistery di qualsiasi materia siano fatti: di carta o celluloide o sequenza di frame…
E noi – con la rivista Il Falcone maltese, che tra il 2004 e il 2009 ha pubblicato 15 numeri, e ora con questo Quaderno – di quella roba, di quella materia, abbiamo parlato e vogliamo continuare a parlare. Con la convinzione che Mr. Hammett e Mr. Huston, se potessero sfogliare e leggere la rivista che s’è intestata al loro capolavoro, ne sarebbero lusingati e ammirati e, io penso, ne affiggerebbero il poster sulle pareti dei loro studi.
Oggi la Robin Edizioni vuole dare seguito a quella serie pubblicando il primo dei Quaderni del Falcone maltese: una pubblicazione d’ampio respiro che con cadenza annuale tornerà a tener viva in libreria la testata. Riallacceremo con ciò, in altra forma, quel dialogo con gli appassionati lettori di mistery e di noir che si era momentaneamente interrotto, proponendo loro una scelta di saggi, racconti e immagini che, per le firme di attenti studiosi e di alcuni tra i migliori mistery writers italiani, nonché di alcuni dei classici della letteratura del mistero, ci conduce alla storia, alla memoria e alla creatività contemporanea.
Indice:
Buon anniversario, Mr Hammett & Mr Huston!
di Pasquale Pede
Spleen
di Charles Baudelaire
Un maledetto imbroglio: un grande film noir passato in Tv
Germi e Gadda: incontro al primo piano
di Maurizio Barletta
Il parroco di Llerena
di Luigi De Pascalis
Buon compleanno, Agata
di Federica Marchetti
Un problema di balistica
di Cornell Woolrich
Nero di Francia – Il polar
di Pasquale Pede
Extraordinary rendition
di Angelo Marenzana
Fattaccio
di Massimo Mongai
Il delitto perfetto
di Fredric Brown
Er passo de la ggiustizzia
di Giuseppe Gioachino Belli
La colpa non invecchia
di Massimo Pietroselli
Er fattaccio de Via delle Palline
di Mario Quattrucci
Processi evolutivi
di Frank Spada
Vincenzo Allumma, ovvero Vincenzo Allucca l’uomo naturale e signora
di Nicola Verde
In memoriam
di Diego Zandel
La storia dell’uomo leopardo
di Jack London
Le leggende del castello nero
di Igino Ugo Tarchetti
Ad ognuno il suo per sempre
di Luciano D. Urietti
Le maree non hanno segreti
di Mario Trapletti
A Cesare ciò che è di Cesare
di Giacomo Massarotto
Ondina versus Burlamacco
di Guergana Radeva
Il problema dei funghi dell’imperatore Claudio
di James Yaffe
Non è restato niente
di Rufus King
Il signor X
di Edmund Crispin
Er grann’accaduto successo a Pperuggia
di Giuseppe Gioachino Belli
I distruttori
di Graham Greene
La morte degli artisti
di Charles Baudelaire
Mario Quattrucci
“L’opera curata da Pasquale Pede e Mario Quattrucci si pone immediatamente come pietra fondante di qualsiasi nuovo filone di critica e di riflessione sulla letteratura mistery in Italia, i due curatori riescono a realizzare un’opera che si lascia ammirare, oltre che per la veste grafica (noir, essenziale e affascinante), anche, e soprattutto, per l’alta qualità degli interventi.”
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“È in ottima compagnia il racconto Processi evolutivi di Frank Spada, pubblicato nel primo dei Quaderni del Falcone Maltese disponibile nelle librerie in questi giorni.”
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I Quaderni del Falcone Maltese 2011 è un bel libro, bello in tutti i sensi. Suggestiva la copertina, curata la veste tipografica, insomma “l’oggetto libro” è davvero piacevole da toccare, da sfogliare, da leggere e devo dire che questa è una caratteristica di tutti i libri Robin. Dei curatori non conosco Pasquale Pede, che certo ha fatto un lavoro ottimo, insieme a Mario Quattrucci, scrittore di gialli ambientati a Roma, “papà” di Marè, un commissario che ha riscosso e riscuote tante simpatie a giusta ragione, ma anche originale poeta, i cui versi paragonerei al profumo di certe pinete marine, amaro e fresco insieme, venato di magiche suggestioni.
E’ un libro, questo dei Quaderni del Falcone, da tenere sul comodino. La sera, stanchi della giornata, ci ritagliamo mezz’ora per rilassarci dando libero sfogo alla fantasia. Entriamo dunque nel libro attraverso una immaginaria porta girevole, che ci apre scenari e suggestioni diverse. E’ una scelta varia, ricca, direi coraggiosa, prché mette fianco a fianco nomi celeberrimi ed esordienti, accomunati solo dall’aver scritto racconti su temi di mistery e di noir, e più che i nomi fa da richiamo la validità dei racconti, sicché a voler essere onesti se i nomi fossero pubblicati solo in fondo abbinati ai racconti, avremmo la sorpresa di aver scambiato un felice esordiente per un grande, anzi grandissimo. Per tutti il libro sarà una felice scoperta: quella di incontrare un lato insospettabile in scrittori che credevamo lontani da questo tipo di racconti, e di essere sorpresi da nuovi autoriche vorremmo conoscere meglio. Debbo dire a onor del vero che l’editore Messina come tutti ha pregi e difetti, ma un grandissimo pregio soprattutto ce l’ha: quello di un fiuto fuori dal comune per pescare i suoi scrittori, e non mi è mai capitato di non riconoscere in un autore Robin uno scrittore vero , anche se magari il libro che avevo letto non corrispondeva ai miei gusti, e anche qui questo è accaduto davvero raramente.
I racconti che ho letto mi sono piaciuti e non poco nel libro di cui stiamo parlando. in particolare quelli di Woolrich, Pede, Quattrucci e Frank Spada, Brown e un sorprendente racconto di Jack London. Mai come in questa raccolta troviamo la conferma che ghettizzare un autore in un genere non è rendergli un buon servizio: uno scrittore è uno scrittore. Punto. Questo libro, che vede “grandi” cimentarsi nel noir lo conferma. Sono certa che tra qualche anno qualcuno dei nuovi scrittori Robin entrerà nel novero dei famosi, o almeno di quelli cari a una gran fetta di estimatori, e il cui nome comunque non finirà nel dimenticatoio.
leila mascano · 6 ottobre 11
Tuffarsi – “total immersion” – come direbbe ancora Pasquale Pede, autore del libro “Le radici del noir / fra letteratura e cinema” (Fondazione Rosellini 2009), invitando a unirci all’esultanza per il “Buon anniversario, Mr. Hammet & Mr. Huston!”, solo che questa volta “la roba di cui sono fatti i sogni” di cui ci parla il curatore Mario Quattrucci, il rinomato scrittore papà di Marè, poeta e amico stimatissimo, ci spinge a volare molto in alto e poi scendere in picchiata dentro un cocktail shekerato al punto giusto, iridiscente, dove gli ingredienti sono misteriosi quanto singolarmente esotici, e splendidamente iconografici in bianco e nero.
Frank Spada · 11 ottobre 11
Sono Maurizio Testa, ideatore nonchè fondatore con Claudio Maria Messina, de IL FALCONE MALTESE e del suo annuario il NOIRBOOK.
Apprendo con piacere che il magazine, da me diretto dal 2004 al 2007, ha “figliato” del falconcini. Evidentemente a distanza di quattro anni la bontà di quel prodotto giornalistico ha permesso di varare delle nuove iniziative editoriali, su un solco aperto quando questo terreno era ancora vergine.
E mi fa ancora più piacere leggere che diverse firme sono le stesse che allora iniziavano a muovere i primi passi nel deserto dell’informazione sul giallo.
Quando semi che sembravano destinati a marcire in una terra sterile dimostrano invece che con il tempo sono in grado di far nascere ancora qualcosa, credo che un minimo di compiacimento sia comprensibile.
Mi congratulo con l’editore, con l’iniziativa, con i collaboratori (i vecchi e i nuovi) e auguro di tutto cuore il maggior successo possibile al curatore, il vecchio amico Mario Quattrucci e ai Quaderni de Il Falcone Maltese, di cui mi sento un po’ lo zio putativo (o forse, visto gli anni passati, il nonno…).
Credo che non ce ne sia bisogno, ma non voglio far mancare il mio “in bocca al lupo” a tutti voi.
Maurizio Testa · 2 novembre 11