Una nave carica di migranti scompare nel Mediterraneo. Un attimo prima l’illusione della libertà, un secondo dopo il naufragio sotto gli occhi impassibili dei liberatori. La raccolta si apre con una poesia che esprime il punto di vista dei “salvatori”, poi prosegue con una narrazione in soggettiva delle complesse storie che hanno reso quelle persone migranti, dei meri numeri, come appaiono spesso ai nostri occhi, numeri accidentali, sparsi, sparpagliati, come la casualità della vita e della nascita. Conclude la raccolta una poesia in forma di coro che annuncia un ritorno all’origine del mondo che è a sua volta la preconizzazione di un Nuovo Mondo, di una nuova società finalmente giusta ed equa. Ma, al di là del bene e del male, cosa pensiamo quando stiamo per morire? Quali sono le parole “giuste” per dirsi addio?
La presente raccolta rende omaggio e intende riattualizzare il lavoro di Edgar Lee Masters in Antologia di Spoon River.