A cura di Guido Chiesura
L’opera che Pierre-Louis Moreau de Maupertuis ci propone è il racconto della spedizione geodetica francese al circolo polare artico, da lui guidata tra il 1736 e il 1737, con altri scienziati, per contribuire a definire la forma della Terra mediante l’esecuzione di misure terrestri e astronomiche, in una regione dell’odierna Lapponia finlandese, nell’attuale distretto di Kemi-Torneo, intorno al 65° parallelo nord. Il tema specifico della missione era al cuore della disputa (e mirava a risolverla) se la Terra avesse una forma oblata o prolata, cioè se fosse un “geoide” appiattito o allungato ai poli. Numerosi interessi concorrevano all’utilità pratica di arrivare a una tale definizione: si pensi solo alla redazione di carte nautiche, necessarie per organizzare e realizzare quelle spedizioni commerciali oltremare, a quei tempi in grande sviluppo. Ma anche la definizione dei territori, e delle relative proprietà, necessitava di misure più precise; il re Luigi XIV si lamentò della notevole riduzione del suo regno in seguito alle misure realizzate in Francia alla fine del 1690. La differenza è notevole: il reame si trova amputato di 6 271 lege quadre, oltre 24 mila chilometri quadrati. Il volume contiene, oltre a La Forma della Terra, anche i due libelli Aneddoti fisici e morali e Lettera di un orologiaio inglese a un astronomo di Pekino, la divulgativa Lettera sulla cometa e la Relazione di un viaggio nel profondo della Lapponia.