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copertina

Un omicidio banale

Autore: Simone Leoncini
Pubblicato nel 2017
Pagine 216
ISBN 9788872740972

 

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Il Libro

Noir ambientato a Genova
Protagonista il commissario Jacopo Maris

«Solidamente solidale. Questo si credeva Genova. Ma da tempo non era più così, anche se in molti avevano fatto finta di non accorgersene. Troppe persone infelici, disorientate e impaurite. Sole. Abbandonate a se stesse. Corrose da un’angoscia limacciosa che non lasciava tregua. Nonostante il mare.»

Estate duemilatré. La vita di Jacopo Maris, commissario della squadra mobile, procede senza scossoni. Soliti casi, soliti colleghi, solita fidanzata, Ester, con cui condivide un’esistenza quasi tranquilla. In una Genova oppressa dall’afa, mentre tutti quelli che possono fuggono verso le località di villeggiatura, restano solo il caldo e la sporadica incursione dei sogni a turbare il sonno del poliziotto.
Fino a quando, in un’alba appiccicosa e cocente, viene ritrovato il cadavere di un ragazzo. Giace nel cortile della fatiscente caserma Mazzini, situata nel bel mezzo di un quartiere popolare a ridosso del centro. Nessun documento con sé, nessun testimone all’appello. Un look in stile rasta. Sul corpo, ferite riconducibili ad un’arma da caccia.
Si dipana, da qui, da un omicidio senza un apparente movente, una vicenda che obbligherà il commissario a fare i conti con il lato oscuro di Genova, con un pregiudizio e un’intolleranza ormai fuori controllo. Ma anche con se stesso. Un caso che inchioderà Jacopo Maris alle proprie fragilità, alla sua inadeguatezza affettiva e alla difficoltà di misurarsi fino in fondo con la vita adulta. Ma la svolta, forse, è dietro l’angolo.
Una girandola di personaggi, un viaggio in un’umanità mai scontata, un itinerario in una Genova inconsueta.

Rassegna stampa

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“Un ragazzo trovato morto nel cortile di una ex caserma fatiscente, ferite di arma da fuoco; a poca distanza, un campo rom ma anche i casermoni anonimi delle colline cementificate. Un scenario che ci riporta alla cronaca, alle polemiche sul consumo del territorio, al recupero mancato o mai abbastanza avviato di grandi strutture inutilizzate…”
la Repubblica – Genova
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