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Splendori e miserie delle prostitute nel cinema italiano

copertina

Splendori e miserie delle prostitute nel cinema italiano

Autore: Alessandro Chetta
Pubblicato nel 2021
Pagine 104
ISBN 9791254670224
€ 10

 

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Il Libro

Le prostitute non mancavano mai nei film del periodo d’oro del cinema italiano. La loro carica drammatica e sensuale ammaliava registi e sceneggiatori.
Cortigiana frutto proibito, amato e spregiato, ma anche vestale amica e, per Fellini, persino genitrice che inizia alla seconda nascita: la sessualità. I maggiori cineasti gli hanno dato forma e vita, da Pasolini e Pietrangeli, e le più famose dive corpo, voce, carattere: Anna Magnani, Sophia Loren, Alida Valli.
Questo libro prova a metterle insieme, dal dopoguerra al Sessantotto, secondo un canone sacro e profano: donne di vertigine erotica e mistero, trascendenti la morale e immanenti al vizio. Dinamite letteraria par excellence.

Rassegna stampa

“Mantidi, marianne, mamme, felliniane (dalle Notti di Cabiria alle peripatetiche del Satyricon), mantenute, maitresse, Massaggiatrici (di Lucio Fulci, 1962) e «segnorine», come le chiamavano i soldati americani… Alessandro Chetta, filmaker e studioso di cinema, ce le fa rincontrare tutte nel suo saggio Splendori e miserie delle prostitute nel cinema italiano, incentrato soprattutto sul periodo compreso tra la guerra e gli anni ’70.”
il Giornale, Luigi Mascheroni, 31/12/2021

“Chetta è bravo a raccontarne l’evoluzione: dal cambio dei corpi al linguaggio, mettendo in fila i canoni del personaggio, e usando uno sguardo da documentarista che passa nelle stanze delle pellicole e coglie il meglio, con una intelligenza volatile, senza mai farsi strumento effimero, ma ammiccando all’emancipazione perduta: nel cinema e nella società italiana.”
Il Mattino, Marco Ciriello, 6/1/2022

“Le prostitute, dalla fine della II Guerra Mondiale al Sessantotto, della nostrana Settima Arte. Sacra profanacque omnia, come voleva Sallustio, la redazione del canone spetta a Alessandro Chetta, giornalista e videomaker con plurime pubblicazioni all’attivo, che prende dallo schermo e fissa su carta “donne di vertigine erotica e mistero, trascendenti la morale e immanenti al vizio”.
Federico Pontiggia – Il Cinematografo – Marzo 2022