“Cos’altro conta nella vita di un uomo, se non l’onore?”
Una scoperta archeologica avvenuta nel Comune di Castelnovo del Friuli ha messo in luce una straordinaria collezione di gioielli di epoca longobarda. Quale potrebbe essere l’origine di tali meraviglie? Lo dice Rosso Longobardo, romanzo di largo respiro, affresco grandioso capace di riproporci al vivo una civiltà del mondo antico. Mentre gli archeologi sono occupati a fare indagini e supposizioni, il testo ci presenta una vicenda eroica e drammatica insieme. Il protagonista è Wibald, giovane longobardo di stirpe reale. Cacciato dal suo popolo, è costretto a vagare ramingo nell’Italia settentrionale. Mentre la sua gente procede nella conquista d’importanti città italiane e nell’assedio di Pavia, viene ridotto in schiavitù a seguito di mene subdole. Venduto in Sardegna e servo di una miniera, riesce a fuggire, ad attraversare il mare e a tornare in Italia. Al termine di numerose traversie si riunisce alla sua gente e alla sposa. Determinato a regolare i conti vecchi e nuovi, affronta il nemico che ha insidiato la sua vita e ne esce vincitore.
La narrazione interseca con grande abilità i piani narrativi del presente e del passato, regalandoci un racconto appassionato e avvincente che mai sarà dimenticato.
