Quasi vent'anni spesi a cercare di dare voce a letterature e ad autori che voce non avevano e, aggiungerei, che forse senza di noi mai avrebbero avuto… Un bello slogan, sintetico e non originalissimo, quindi efficace.
Ma uno slogan è solo uno slogan.
Riuscirà mai uno slogan a raccontare un progetto, la gente che ci ha lavorato, i ricordi che si sono sedimentati, l’acume, l’intelligenza e le risate messe sul tavolo del comitato di lettura, il dolore delle separazioni, le piccole soddisfazioni, l’umiliazione delle sconfitte e la voglia di ricominciare, sempre, a ogni costo, fino all’ultimo centesimo?
Questo paese è all’ultimo posto in Europa per fedeltà alla lettura, da anni non ha una politica culturale seria, e crede, pressoché unico nell’Unione Europea, di essere liberale e moderno perché considera il libro un prodotto, esattamente come il formaggino. Nessuna meraviglia quindi se poi i libri gli somigliano sempre di più, a un formaggino, con la loro bella copertina dorata e un contenuto che si squaglia in bocca.
Avete mai gustato un formaggino che vi faccia pensare, che vi faccia viaggiare, sognare e soffrire, che faccia star male la vostra coscienza o metta in dubbio le vostre certezze? No, perché non è per questo che vengono fatti i formaggini. Mentre è per questo che i libri di questo catalogo sono stati scritti, scelti e pubblicati: perché non sembrino dei formaggini.
Buona lettura a tutti.