È il colore del mistero perché, come il metallo, con l'aria annerisce. E serve uno sforzo per farlo tornare brillante, svelato. Nell'argento ci si specchia, ma il riflesso esce deformato, e occorre indagare attentamente per riconoscere i lineamenti delle figure che vediamo filtrate come attraverso una nebbia che avvolge e occulta. Perché in quella forma, a volte, potremmo riconoscere noi stessi.
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Effetto dominoAntonio Aiolfi pagine 276 |
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L'uomo di LeningradoFrancesco Santoianni pagine 324 |
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Caina attendeMassimo Salvatorelli pagine 444 |
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L'alba di PlutoneKaren Irving pagine 372 |
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Troppi morti, commissario MarèMario Quattrucci pagine 302 |
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Cronache, non ufficiali, di due spie italianeMassimo Mongai pagine 432 |
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So tutto di teAttilio Maria Scataglini pagine 292 |
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Nessuna domandaOliver Bleeck pagine 214 |
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Paura improvvisaEdna Sherry pagine 208 |