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I Giocolieri delle Bolle di Sapone

copertina

I Giocolieri delle Bolle di Sapone

Viaggi ed esperienze su questa terra
Autore: Francesco Ciprian
Pubblicato nel 2017
Pagine 272
ISBN 9788872740552

 

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Il Libro

«In queste terre è concesso camminare scalzi, essere leggeri e non avere pensieri – è concesso urlare e soffiare delicatezze alle orecchie dei vicini – è concesso dormire al buio della notte e sognare di volare.»

“I Giocolieri delle Bolle di Sapone” racconta di viaggi che incominciano non appena si varca la soglia di casa. Descrive minuziosamente luoghi e incontri con folli personaggi da ogni angolo del mondo, senza tralasciare lo sconforto che alle volte può assalire, la disperazione dell’essere soli e la vittoria di aver portato a casa un’altra giornata. Il contesto culturale e storico dei popoli ospitanti è in primo piano al fine di offrire un quadro completo tra le moltitudini di diversità che, in fondo, ci accomunano.
I Giocolieri delle Bolle di Sapone sono in mezzo a noi e sono esattamente come tutti noi. Né più, né meno. I Giocolieri perdono la via e sono schiavi della Luna. Lei impone la direzione delle loro creazioni e quando vuole può decidere di spazzarle via, portandole nell’Ovunque.
C’è un alone magico e fuorviante attorno alla parola viaggio che la fa apparire più importante di quanto in realtà essa sia. È l’attitudine con la quale ci poniamo verso noi stessi e con l’ambiente che ci circonda a fare la fondamentale differenza. Le interazioni fisiche e spirituali sono i veri cardini sui quali i Giocolieri si poggiano. La curiosità e la ricerca sono le ruote che muovono il loro mondo.
Un viaggio fisico e interiore che parte dalle Ande dove la scia bianca della Via Lattea attraversa la volta celeste, da orizzonte a orizzonte, spina dorsale delle stelle. Il viaggio prosegue in Medio Oriente, partendo dalla Istanbul città di una moltitudine di colori, rumori e odori. Una corriera, lunga trentasei ore e millecinquecento chilometri, collega il Bosforo a Damasco e presto al Monastero Mar Musa al-Habashi.
L’Estremo Oriente apre riflessioni che portano allo smarrimento della strada, l’accettazione di nuove sfide. Un incontro con i monaci del Myanmar, le fondamenta di una casa in terra cruda in Thailandia, un piccolo e isolato appezzamento di terreno in Cambogia. Il Laos scalda tra le sue curve verdi mentre una Cina rurale e inaspettata offre una pedalata lunga duemila chilometri.