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Gioco, giocattoli, robot e macchine umane

copertina

Gioco, giocattoli, robot e macchine umane

Autore: Gilberto Pierazzuoli
Pubblicato nel 2016
Pagine 392
ISBN 9788867407705

 

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Il Libro

Disponibile anche in ebook

«Ecco che il nostro Odradek ha tutte le carte in regola per provocare il dovuto spaesamento a tutti i padri di famiglia.»

Indagando l’essenza del giocattolo, la sua dignità ontologica, il suo statuto d’essere, è possibile formulare più ipotesi e restituire al gioco in quanto tale (e non per caratteristiche più o meno utilitarie) il valore che un certo tipo di pensiero aveva invece marginalizzato. Capire lo statuto del giocattolo è anche un modo di indagare gli apparati di gerarchizzazione dei comportamenti, smascherando anche ideologie che, apparentemente neutre, agiscono condizionando la percezione di oggetti ed eventi, non facendo emergere od occultando per esempio gli effetti secondari di una loro applicazione alle cose del mondo. I diritti umani sono un possibile esempio. Il meccanismo ruota sulla possibilità di definire e circoscrivere gli aventi diritto, creando volta volta la possibilità di esclusioni. Ma se troviamo che automi, macchine, giocattoli, animali e quant’altro abbiano una loro dignità (una loro collocazione ontologica) allora il discorso potrà divenire interessante… Ecco allora il primo Androide: Eva futura di Villiers de L’Isle-Adam; primo nel senso che è la prima volta che il termine viene usato, così come per i “Robots” (anch’essi al debutto letterario) di RUR (Rossum’s Universal Robots) di Capek o alla bambola meccanica di Hoffmann, all’Odradek di Kafka, ai gatti di Coetzee o a quelli ancora di Hoffmann. Ecco il ludico di Caillois che si confronta con quello di Huizinga e quello di Fink. Gli dei che giocano con i mortali e il destino dell’uomo che è nelle mani di un bambino che tira i dadi sopra una scacchiera. La “kore” greca e la “pupa” latina come bambole, ma anche come doppi simbolici. Il Tamagotchi e il pensiero laico. La trottola. L’angoscia delle macchine del romanzo distopico di Butler.