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Dada? Una pazzia criminale!

copertina

Dada? Una pazzia criminale!

Ricezione e sviluppi dell’antiavanguardia in Italia (1916-1945)
Autore: Emanuele La Rosa
Pubblicato nel 2018
Pagine 208
ISBN 9788872741870

 

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Il Libro

Attraverso la riproposizione di un cospicuo numero di articoli apparsi su giornali e riviste tra il 1916 e il 1945 il presente volume intende fornire per la prima volta un’ampia testimonianza della ricezione e dell’interesse nutrito in Italia, patria del Futurismo, per il movimento Dada. I testi, in larga parte non più ripresentati dopo la prima pubblicazione, recano la firma di alcuni dei più significativi personaggi del panorama culturale italiano del primo Novecento (tra gli altri Riccardo Bacchelli, Francesco Flora, Margherita Sarfatti e Alberto Savinio) e spesso si rivelano essere dei feroci attacchi nei confronti dell’anti-estetica dadaista e del leader del movimento Tristan Tzara, non di rado etichettato come «rumeno», «tisico» ed «ebreo».
Una intera sezione è dedicata inoltre alla breve ma intensa parabola del movimento Dada italiano, animato a Mantova dagli artisti Aldo Fiozzi e Gino Cantarelli e a Roma da un giovane Julius Evola, non ancora votatosi alle teorie della razza.

Rassegna stampa

“Se il Futurismo sbandierava fiducia nel progresso tecnologico e auspicava la fine della Storia storica con impeto faustiano («Il tempo e lo spazio finirono ieri»), il Dadaismo esprime la nauseata fine di quella fiducia.”
Il Giornale.it
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“—-esce un utile studio di Emanuele La Rosa, che ripercorre gli episodi principali della ricezione del movimento in Italia dal 1916 al 1945. Tra i tanti articoli apparsi su giornali e riviste in qeull’arco di tempo, firmati tra gli altri da Riccardo Bacchelli, Margherita Sarfatti e Alberto Savinio…”
Il Giornale dell’Arte
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