Skip to main content
copertina

Cronaca criminale

Autore: Mauro G. Bini
Pubblicato nel 2018
Pagine 136
ISBN 9788872743065

 

Archivio

 

 

Il Libro

“Una notte del maggio del ’45, quando già si erano spenti gli echi della ‘festa d’aprile’ e la ‘borsa nera’ continuava a cavalcare sulla disperazione della gente, un uomo di mezza età noto autotrasportatore di simpatie comuniste venne trovato cadavere nel portone di una delle case eccellenti della città. Causa: alcuni colpi di pistola ben tirati. … Sia come sia, l’inchiesta si concluse in una bolla di irrealtà (eccezion fatta per il morto) che fece dire a De Cecco che ‘a Sarzana i delitti non si risolvono mai’.”

Sul finire degli anni ’30 del secolo passato Sarzana occupò drammaticamente la cronaca nazionale per una serie di delitti: quattro assassinii compiuti in tempi diversi dal giovane William Vizzardelli. E Sarzana divenne per il cittadino comune la città del “mostro” di cui molto si è scritto.
“Cronaca criminale” utilizza quella trama criminosa senza Vizzardelli collocando il filo della finzione nell’immediato dopoguerra fra le reali e spesso burrascose vicissitudini di un paese ligure di confine devastato dall’evento bellico.
I personaggi (l’assassino e la sua famiglia, i commissari di P.S., il sindaco e il parroco del paese e tutta la congerie di malavitosi che si alternano sul palcoscenico della cronaca in sospetto di presunta reità) sono di pura invenzione anche se qua e là si potrebbero cogliere sfumature di persone reali, sempre trattate con rispetto e simpatia.
Diversamente da quanto avvenuto nella realtà, in questo racconto che si articola in tre momenti – quelli dei delitti e in altrettanti “intermezzi” – il colpevole non pagherà le sue colpe. Pagheranno, invece, le coscienze.
Infatti l’interminabile procedere a vuoto delle inchieste troverà il suo indizio risolutorio in un “caso di coscienza”.
Forse se i “delitti Vizzardelli” fossero avvenuti negli anni fra il 1945 e il 1948 l’intera vicenda sarebbe potuta finire così.
Il racconto, tale per la sua brevità, ha il tono di una cronaca immaginaria con rapidi ma convincenti ancoraggi al momento storico e il curioso disegno psicologico di una precaria umanità che vi si dibatte e vive.