Nadar Charles Baudelaire intimo: il poeta vergine
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Prima edizione italiana
Con Baudelaire sempre l’imprevisto, quel che lui chiama “il divino imprevisto”, – e talvolta quale imprevisto! Mi abborda a bruciapelo, senza buongiorno né buonasera e, del tutto calmo, ma senza gestazione apparente, mi distilla dal suo alambicco principale: “Sei d’accordo con me che il cervello dei neonati deve avere un gusto come di nocciolina?” Dopo mi scruta, spiando il risultato… Sempre quel gusto di sorprendere che ispirò ad Asselineau la leggenda: “Baudelaire, rientrato tardi, si sdraia sotto il suo letto per stupire se stesso.”
Nadar e Baudelaire sono amici fin dalla gioventù, con differenze di carattere e di vedute che insinuano nel loro rapporto una costante, velata schermaglia. Verso la fine di una vita molto lunga, quando l’editore Crépet fa uscire le opere complete di Baudelaire (1906), inserendovi una raccolta di aneddoti raccolti da Asselineau, Nadar si convince a mettere ordine nei ricordi e a ricopiare le lettere dell’amico, scrivendo una sorta di anomala biografia, affettuosa e irriverente. Pescando lettere, biglietti e fogli sparsi da una grande cesta, rievoca la propria gioventù, il primo incontro con Baudelaire: tutto un mondo di artisti, editori, scrittori, giornalisti e attori, le ascensioni in pallone, la fotografia aerea, episodi e testi poco noti.
Oltre alle carrellate sui gruppi artistici e letterari dell’epoca, dipinti con humour e gusto della caricatura, il libro di Nadar ha il pregio di presentare l’unico testo teatrale che Baudelaire ha lasciato e una lunga lista di poesie progettate e mai scritte di cui i soli titoli bastano a scatenare l’immaginazione.
Nadar
“…ripercorre, attraverso una serie di documenti sparsi, la vita del poeta francese, di cui fu amico. Una testimonianza preziosa.”
Antonella Iuliano – I classici della letteratura straniera
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“…il volumetto è una testimonianza preziosa: non soltanto raccoglie diversi documenti allora inediti su Baudelaire, ma propone un affresco affettuoso della vita letteraria parigina della metà dell’Ottocento.”
Studi francesi
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“…Il Baudelaire di Nadar restituisce l’atmosfera di una Parigi perduta, ormai sepolta sotto la ‘Parigi sottosopra’ dello ‘sventratore’ Haussmann.”
L’Indice dei Libri del Mese
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“…un ritratto scritto da Nadar e uscito postumo nel 1911, un anno dopo la morte dell’autore: Charles Baudelaire intime, pubblicato per la prima volta in Italia per le edizioni Robin a cura di Ida Merello con l’ottima (e coraggiosa, essendo lo stile di Nadar particolarmente «denso e tortuoso»), traduzione di Albino Crovetto. Emerge un’amicizia con luci e ombre, non priva di stilettate reciproche (soprattutto da parte di Nadar, a dire il vero) e di aneddoti divertenti e curiosi, «che strappano il sorriso» non solo su Charles ma sulla «gioventù degli anni Quaranta e Cinquanta», che l’ormai anziano caricaturista disegna con lo stesso entusiasmo e abilità delle sue celebri immagini. Commoventi le parti in cui si fa riferimento alla rara sensibilità di Baudelaire che «trasalirà a tutte le vibrazioni», alla sua «anima delicata e fiera», al suo spirito e al suo cuore «che ha sete».
Il Sole 24Ore
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